"Cambiare.
È ora di cambiare, Andre. Non puoi andare avanti così.
Cambiare, cambiare, cambiare – me lo ripeto diverse volte al giorno,
mentre imburro il mio toast mattutino,
mentre mi lavo i denti; non è tanto un monito quanto una cantilena
tranquillizzante. Lungi dal deprimermi o dal farmi provare vergogna,
l’idea di dover cambiare radicalmente, da capo a piedi, mi ridà
equilibrio. Una volta tanto non avverto quel dubbio assillante che segue
ogni mia risoluzione. Questa volta non fallirò, non posso, perché o
cambio adesso o mai più.
L’idea di fossilizzarmi, di rimanere
questo Andre per il resto della mia vita, ecco ciò che trovo davvero
deprimente e che mi fa vergognare.
Eppure. Le nostre migliori
intenzioni sono spesso frustrate da forze esterne – forze che noi stessi
abbiamo messo in moto tanto tempo prima.
Le decisioni, soprattutto
quelle sbagliate, generano una loro inerzia e fermare l’inerzia può
essere un bel casino, come ogni atleta sa bene. Anche se giuriamo di
cambiare, anche se siamo dispiaciuti e facciamo ammenda dei nostri
errori, l’inerzia del passato continua a trascinarci per la strada
sbagliata.
L’inerzia dice: Calma, non così in fretta, sono ancora
io che comando qui. Come ama dire un mio amico, citando un vecchio poema
greco: La mente degli dèi eterni non cambia all’improvviso."
da OPEN - di Andre Agassi
Un libro che mi ha emozionato e in cui ho ritrovato le stesse storie di tante persone e atleti che ho allenato con il mental coaching.
Davide
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